Eccovi i dati e una breve presentazione:
Rivolta dei pescatori di S. Barbara
di Anna Seghers
ISBN: 9788898728053
Collana: Marta
Prezzo: 15 euro
In questa storia non conta l’esito
della rivolta di un gruppo di pescatori del mare del Nord; conta il loro
risveglio, il loro voler a tutti i costi sfuggire a uno stato di sonnambulismo
in cui li hanno relegati anni di sfruttamento e di fame. È per questo che Hull
ai loro occhi appare come una figura messianica, perché è atteso come portatore
di luce e speranza. Rivolta dei pescatori
di S. Barbara, con uno stile epico dai chiari rimandi biblici, presenta al
lettore un mondo avvinghiato ai suoi istinti animali, retto da regole e
tradizioni ancestrali, da cui si rialzano personaggi come il taciturno
Kedennek, che spezza le proprie catene con il coraggio e la lucidità di un
guerriero, o come Andreas, il giovane sognatore bruciato dal desiderio di una
vita libera e felice. Hull, al contrario, è l’enigma, l’uomo che porta con sé
la rivolta ma che ha perso la fiducia in sé stesso e nei propri ideali. Lo
stile lirico e al contempo ruvido e scarno di Anna Seghers tratteggia una
realtà dove gli elementi naturali, il vento, il mare, la pioggia, sono
protagonisti alla pari di quei pescatori e delle loro famiglie che, ripresi
nelle bettole, ritratti sulla banchina o nelle loro povere case con indosso i
miseri panni di ogni giorno, nell’arco di una stagione accarezzano il sogno dell’umanità
ancora impossibile da realizzare.
Anna Seghers, pseudonimo di Netty
Reiling (Mainz, 19 novembre 1900 – Berlino, 1º giugno 1983), ebrea, dal 1920 al
1924 studia storia dell’arte e sinologia a Heidelberg e Colonia e si laurea con
una tesi intitolata L’ebreo e l’ebraismo nell’opera di Rembrandt. Nel
1925 sposa il filosofo ed economista ebreo ungherese Lászlo Rádvanyj, si
trasferisce a Berlino e scrive il racconto Jans deve morire. Nel 1928,
proprio con Rivolta dei pescatori di S. Barbara, vince il Kleist-Preis ed
entra nel Partito Comunista di Germania. Nel 1933 l’ascesa del regime nazista
la costringe alla fuga dalla Germania. Si rifugia prima in Francia, a Parigi,
dove, tra il 1938 e lo scoppio della seconda guerra mondiale, scrive il celebre
romanzo La settima croce, poi, a
partire dal 1941, in Messico, periodo a cui risale il delicato racconto La gita delle ragazze morte (1943-1944). Torna a Berlino nel 1947, anno in cui
vince il Büchner-Preis. Del 1949 è il romanzo I morti restano giovani. Nel 1950 si sposta a Berlino Est, nella
neonata DDR. Lo stile marcatamente visivo, essenziale ma preciso, della sua
prima produzione è influenzato dalla pittura e dal cinema sperimentale
sovietico. Secondo il Mittner, il tratto teso, dai dialoghi rotti e convulsi,
fa della Seghers un’antesignana del romanzo “duro” americano degli anni trenta.